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Harry Potter e La Pietra Filosofale (2184 citazioni)
Harry Potter e La Camera dei Segreti (3199 citazioni)
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban (4329 citazioni)
Harry Potter e il Calice di Fuoco (6144 citazioni)
Harry Potter e l'Ordine della Fenice (9042 citazioni)
Harry Potter e il Principe Mezzosangue (5824 citazioni)
Harry Potter e i Doni della Morte (6958 citazioni)
Le fiabe di Beda il Bardo (289 citazioni)
Il Quidditch Attraverso i Secoli ( citazioni)
Gli Animali Fantastici: Dove Trovarli ( citazioni)
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Ricerca di Nimbus 2000 e di Nimbus Duemila


   Da un negozio buio la cui insegna diceva: Emporio del Gufo: gufi selvatici, barbagianni, gufi da granaio, gufi bruni e?civette bianche si udiva provenire un richiamo basso e soffocato. Molti ragazzi, più o meno dell'età di Harry, tenevano il naso schiacciato contro la vetrina, dove erano esposti dei manici di scopa. ‘Guarda’ Harry sentì dire uno di loro, ‘il Nimbus Duemila, il più veloce di tutti’. Alcuni negozi vendevano abiti, altri telescopi e bizzarri strumenti d'argento che Harry non aveva mai visto prima; c'erano vetrine stipate di barili impilati, contenenti milze di pipistrello e pupille d'anguilla, mucchi pericolanti di libri di incantesimi, penne d'oca e rotoli di pergamena, bottiglie di pozioni, globi lunari...
Diagon Alley (Cap. 5 Harry Potter 1)

   ‘E ha anche la corporatura di un Cercatore’ commentò Baston girando intorno a Harry e osservandolo attentamente. ‘Leggero, veloce... Dovremo procurargli una scopa decente, professoressa... una Nimbus Duemila o una Tornado Sette, direi’.
Il duello di mezzanotte (Cap. 9 Harry Potter 1)

   Troppo smanioso di volare di nuovo per aspettare l'arrivo di Baston, Harry montò sul suo manico e si dette la spinta coi piedi per decollare. Che sensazione... Si mise a zigzagare tra i pali delle porte e su e giù per il campo. La Nimbus Duemila prendeva qualsiasi direzione lui desiderasse, al minimo tocco.
Halloween (Cap. 10 Harry Potter 1)

   Anche Harry, che pure ignorava tutto dei manici di scopa, pensò che era meraviglioso. Sottile e scintillante, con una maniglia di mogano, aveva una lunga chioma di rametti perfettamente diritti e in cima, in lettere d'oro, la scritta Nimbus Duemila.
Halloween (Cap. 10 Harry Potter 1)

   Quel giorno, Harry ebbe molte difficoltà a rimanere concentrato sulle lezioni. Continuava ad andare con la mente al dormitorio dove si trovava il suo manico di scopa nuovo fiammante, riposto sotto il letto, o a vagare per il campo di Quidditch dove quella sera avrebbe imparato a giocare. Trangugiò la cena senza neanche far caso a quel che stava mangiando e poi si precipitò su per le scale, seguito da Ron, per andare a scartare finalmente la sua Nimbus Duemila.
Halloween (Cap. 10 Harry Potter 1)


   ‘Già, proprio così’ disse il professor Vitious sorridendo a Harry soddisfatto. ‘La professoressa Mcgranitt mi ha raccontato tutto sulle circostanze speciali, Potter. E che modello è?’
‘Una Nimbus Duemila, signore’ disse Harry lottando per non ridere alla faccia inorridita di Malfoy. ‘Ed è proprio a Malfoy che lo devo’ soggiunse indicando il ragazzo.
Harry e Ron corsero su per le scale soffocando le risate per la rabbia e la confusione che Malfoy non era riuscito a dissimulare.
Halloween (Cap. 10 Harry Potter 1)

   ‘Non è una vecchia scopa qualunque’ disse, ‘è una Nimbus Duemila. Cosa dicevi tu, Malfoy, che a casa hai una Comet Duecentosessanta?’ Ron sorrise a Harry. ‘Le Comet fanno un sacco di scena, ma non sono certo al livello delle Nimbus’.
Halloween (Cap. 10 Harry Potter 1)

   ‘Una Nimbus Duemila!’ sospirò invidioso Ron. ‘Non ne ho mai neanche toccata una!’
Halloween (Cap. 10 Harry Potter 1)

   Per fortuna, Harry aprì prima la lettera, perché dentro c'era scritto:
NON APRIRE IL PACCO A TAVOLA.
Esso contiene la tua nuova Nimbus Duemila, ma non voglio che gli altri sappiano che hai ricevuto in dono un manico di scopa, altrimenti ne vorranno uno anche loro.
Oliver Baston ti aspetta questa sera alle sette al campo di Quidditch, per il tuo primo allenamento. M. Mcgranitt Harry ebbe difficoltà a nascondere la gioia mentre porgeva il biglietto a Ron perché lo leggesse.
Halloween (Cap. 10 Harry Potter 1)

   ‘Impossibile’ disse Hagrid con voce tremante. ‘Niente può fare ammattire una scopa tranne una potente magia nera... e nessuno dei ragazzi sarebbe capace di fare una cosa simile a una Nimbus Duemila’.
Il Quidditch (Cap. 11 Harry Potter 1)

   Poi accadde di nuovo. Era come se la scopa stesse cercando di disarcionarlo. Ma una Nimbus Duemila non decideva da sola, tutto d'un tratto, di disarcionare il suo cavaliere. Harry cercò di tornare indietro verso i pali della porta del Grifondoro; aveva una mezza idea di chiedere a Baston di far fischiare un intervallo. Ma poi si rese conto che la scopa non rispondeva assolutamente più ai comandi. Non riusciva a sterzare. Non riusciva a dirigerla dove voleva. Zigzagava nell'aria dando dei violenti scossoni che stavano per disarcionarlo.
Il Quidditch (Cap. 11 Harry Potter 1)

   Harry salì in arcione alla sua Nimbus Duemila.
Il Quidditch (Cap. 11 Harry Potter 1)

   Harry saltò di nuovo in sella alla sua Nimbus Duemila e decollò. Planando silenziosamente sul castello, scorse Piton che entrava nel folto a passo di corsa. Lo seguì dall'alto.
Nicolas Flamel (Cap. 13 Harry Potter 1)

   Harry uscì da solo dagli spogliatoi qualche tempo dopo, per riportare la sua Nimbus Duemila nella rimessa. Non ricordava di essersi mai sentito tanto felice in vita sua. Aveva davvero fatto una cosa di cui andare fiero: nessuno avrebbe più potuto dire che il suo era soltanto un nome famoso. L'aria della sera non era mai stata così dolce. Camminava sull'erba umida, rivivendo l'ora appena trascorsa nella sua mente piacevolmente confusa: quelli del Grifondoro che gli correvano incontro e se lo issavano sulle spalle; Hermione e Ron in lontananza che saltavano su e giù, con quest'ultimo, in preda a una forte emorragia dal naso, che urlava di gioia.
Nicolas Flamel (Cap. 13 Harry Potter 1)

   Il pomeriggio seguente, quando Ron e Hermione gli augurarono buona fortuna all'ingresso dello spogliatoio, Harry era ben consapevole che i due si stavano domandando se l'avrebbero mai rivisto vivo. E quel pensiero non era precisamente consolante. Mentre si infilava la tenuta da Quidditch e inforcava la sua Nimbus Duemila, Harry non sentì quasi una parola del discorsetto d'incitamento pronunciato da Oliver Baston.
Nicolas Flamel (Cap. 13 Harry Potter 1)


    Tutti i libri di magia, la bacchetta magica, gli abiti, il calderone e il suo superbo manico di scopa Nimbus Duemila erano stati chiusi a doppia mandata da zio Vernon in un armadio nel sottoscala nel momento stesso in cui Harry era arrivato a casa. Che gliene importava ai Dursley se lui perdeva il ruolo nella squadra di Quidditch perché non si era allenato per tutta l’estate? Era forse affar loro se tornava a scuola senza aver fatto i compiti delle vacanze? I Dursley erano quello che i maghi chiamavano Babbani (senza neanche una goccia di sangue di mago nelle vene) e per loro un mago in famiglia rappresentava la vergogna più nera. Zio Vernon aveva addirittura messo un lucchetto alla gabbia di Edvige, la civetta di Harry, per impedirle di portare messaggi a chiunque facesse parte del mondo dei maghi.
Il peggior compleanno (Cap. 1 Harry Potter 2)

    Harry, Ron, Fred e George pensavano di risalire la collina fino a un piccolo campo recintato di proprietà dei Weasley. Era circondato da alberi che lo nascondevano alla vista del villaggio sottostante, il che significava potersi allenare a Quidditch, purché non volassero troppo alto. Non potevano usare vere palle da Quidditch perché se avessero raggiunto il villaggio in qualche lancio troppo audace sarebbe stato difficile dare spiegazioni; così si esercitavano lanciandosi delle mele. A turno usavano la Nimbus Duemila, la scopa volante di Harry, che era la migliore di tutte; la vecchia Stella Cadente di Ron spesso veniva superata in volo da farfalle sfaccendate.
Alla libreria "Il Ghirigoro" (Cap. 4 Harry Potter 2)

    «E a cosa serve, se non sono nella squadra?» disse Malfoy tutto imbronciato e stizzito. «L’anno scorso Harry Potter aveva una Nimbus Duemila e un permesso speciale di Silente per farlo giocare con il Grifondoro. E non è nemmeno così bravo! Solo perché è famoso… famoso per quella stupida cicatrice sulla fronte…»
Alla libreria "Il Ghirigoro" (Cap. 4 Harry Potter 2)

    Trovata la tuta scarlatta e buttatosi sulle spalle il mantello per scaldarsi un po’, Harry scarabocchiò un biglietto per Ron spiegandogli dove era andato e, Nimbus Duemila in spalla, scese la scala a chiocciola che portava alla sala comune. Aveva quasi raggiunto il varco coperto dal ritratto quando udì un rumore alle sue spalle: era Colin Canon che scendeva come un razzo giù per la scala a chiocciola, con la macchina fotografica appesa al collo che oscillava furiosamente e qualcosa stretto in mano.
Mezzosangue e mezze voci (Cap. 7 Harry Potter 2)

    Tutti e sette sfoderarono la propria scopa. Al sole del primo mattino, sette manici lustri e sette targhette d’oro fino, con su scritto ‘Nimbus Duemila Uno’ brillarono sotto il naso dei Grifondoro.
Mezzosangue e mezze voci (Cap. 7 Harry Potter 2)

    A parte la pioggia e il vento, non era stato un allenamento felice. Fred e George, che avevano spiato la squadra dei Serpeverde, avevano constatato con i propri occhi la superiorità delle nuove Nimbus Duemila Uno. Riferirono che la squadra dei Serpeverde era composta da sette forme indistinte, di colore verdastro, che saettavano nell’aria come aerei da decollo verticale.
La festa di complemorte (Cap. 8 Harry Potter 2)

    «No» rispose Harry. «No, a meno che tu non sappia dove potrei trovare gratis sette Nimbus Duemila Uno per la nostra partita contro i Ser…»
La festa di complemorte (Cap. 8 Harry Potter 2)

    Harry salì di corsa alla torre del Grifondoro per prendere la sua Nimbus Duemila e poi si unì alla folla che sciamava verso il campo; ma con la mente era ancora al castello, dove aveva udito la voce. Mentre negli spogliatoi s’infilava la tuta scarlatta, la sua unica consolazione fu il pensiero che in quel momento tutti erano fuori per la partita.
Cornelius Caramell (Cap. 14 Harry Potter 2)

   cose più preziose che Harry possedeva era la scopa da corsa Nimbus Duemila.
Posta via gufo (Cap. 1 Harry Potter 3)

   Prezzo su richiesta... Harry preferì non pensare a quanto potesse costare la Firebolt. Non aveva mai desiderato nulla cosi ardentemente, ma non aveva mai perso una partita a Quidditch sulla sua Nimbus Duemila, e a che cosa serviva vuotare la camera blindata alla Gringott per la Firebolt, quando possedeva già un'ottima scopa? Non chiese il prezzo, ma tornò a vederla quasi tutti i giorni.
Il Paiolo Magico (Cap. 4 Harry Potter 3)


   Senza preavviso, le ali lunghe più di tre metri si spalancarono; Harry ebbe appena il tempo di afferrare il collo dell'Ippogrifo e già quello si librava nell'aria. Non era affatto come un manico di scopa, e Harry sapeva quale dei due preferiva; le ali dell'Ippogrifo battevano scomodamente, urtandogli le gambe e dandogli l'impressione di stare per cadere da un momento all'altro; le piume lucenti scivolavano sotto le sue dita e Harry d'altra parte non osava aggrapparsi più forte; abituato ai movimenti fluidi della sua Nimbus Duemila, ora beccheggiava avanti e indietro mentre i fianchi dell'Ippogrifo si alzavano e si abbassavano insieme alle ali.
Artigli e foglie di tè (Cap. 6 Harry Potter 3)

   Harry cercò a tentoni la sveglia e la guardò. Erano le quattro e mezzo. Maledicendo Pix, si ridistese e cercò di riprendere sonno, ma era molto difficile, ora che era sveglio, ignorare il rombo del tuono, l'urto del vento contro i muri del castello e gli scricchiolii lontani degli alberi nella foresta proibita. Di lì a poche ore sarebbe stato fuori, sul campo da Quidditch, a combattere nella tempesta. Alla fine rinunciò a dormire, si alzò, si vestì, prese la sua Nimbus Duemila e uscì dal dormitorio senza fare rumore.
Una Grama sconfitta (Cap. 9 Harry Potter 3)

   giallo canarino. I Capitani si diressero uno verso l'altro e si strinsero la mano; Diggory sorrise a Baston, ma Baston sembrava avere la mascella paralizzata e fece appena un cenno. Harry vide le labbra di Madama Bumb scandire le parole 'in sella alle scope'; estrasse il piede destro dal fango con uno schiocco e montò sulla Nimbus Duemila. Madama Bumb si portò il fischietto alle labbra e ne trasse un fischio penetrante e lontano. Era cominciata.
Una Grama sconfitta (Cap. 9 Harry Potter 3)

   Madama Chips insistette per trattenere Harry in infermeria per tutto il finesettimana. Lui non discusse e non si lamentò, ma non le permise di buttare via i miseri resti della sua Nimbus Duemila. Sapeva che era stupido, sapeva che la Nimbus non poteva essere riparata, ma era più forte di lui; era come se avesse perduto uno dei suoi migliori amici.
La Mappa del Malandrino (Cap. 10 Harry Potter 3)

   «Brutte notizie, Harry. Sono appena stato dalla professoressa McGranitt a parlare della Firebolt. Lei... ehm... si è un po' arrabbiata con me. Mi ha detto che non capivo che cos'è più importante. Ha detto che m'importava di più di vincere la Coppa che della tua vita. Solo perché le ho detto che non era un problema se la scopa ti disarcionava, purché prima tu fossi riuscito a prendere il Boccino». Baston scosse la testa incredulo. «Davvero, dovevi sentire come urlava... neanche avessi detto una cosa terribile... poi le ho chiesto quanto tempo pensava di tenersela...» Fece una smorfia e imitò la voce severa della professoressa McGranitt: «'Per tutto il tempo necessario, Baston'... credo che sia ora di ordinarti una scopa nuova, Harry. C'è un modulo in fondo a Guida ai Manici di Scopa... potresti prendere una Nimbus Duemilauno, come quella di Malfoy».
Il Patronus (Cap. 12 Harry Potter 3)

   «Rigore! Rigore per Grifondoro! Non ho mai visto un comportamento simile!» strillò Madama Bumb, sfrecciando in su mentre Malfoy riscivolava a cavalcioni della sua Nimbus Duemilauno.
La finale di Quidditch (Cap. 15 Harry Potter 3)